Il Prof. Petr Cejka, capogruppo all’Istituto di ricerca in biomedicina (IRB, affiliato all’USI) e professore straordinario presso la Facoltà di scienze biomediche dell’USI, ha vinto un secondo fondo di ricerca altamente competitivo conferito dall’Unione Europea: un ERC Advanced Grant. Questo prestigioso finanziamento conferma non solo l’importanza dei suoi studi sui meccanismi di riparazione del DNA in ambito oncologico, ma dimostra il crescente interesse della comunità scientifica per questi argomenti, che potrebbero portare alla possibile scoperta di terapie anti-tumorali.
Le lesioni del DNA e la Ricombinazione Omologa
Il DNA contiene le “istruzioni” (codice genetico) che permettono lo sviluppo e il funzionamento corretto di tutti gli organismi viventi. Ogni giorno il nostro DNA subisce decine di migliaia di lesioni, spesso causate dai normali processi metabolici delle cellule. Grazie a complessi meccanismi di riparazione del DNA, le nostre cellule assicurano una riproduzione fedele del codice genetico e prevengono la creazione di mutazioni. Un’incorretta riparazione del DNA può portare a diversi scenari, tra cui, cambiamenti dell’informazioni genetiche, alterazioni del numero o della struttura cromosomica, fino alla morte cellulare o, in alcuni casi, a una divisione cellulare incontrollata e quindi allo sviluppo di tumori. Il gruppo di ricerca diretto dal Prof. Cejka si occupa di un particolare meccanismo di riparazione del DNA, chiamato ricombinazione omologa. “Nel mio laboratorio – spiega Cejka – studiamo la ricombinazione omologa da quando sono tornato in Svizzera dall’Università della California a Davis, nel 2011. Nelle cellule normali questo meccanismo serve a riparare le rotture accidentali del DNA per proteggerci dal cancro: capire come funziona può aiutarci a progettare nuove terapie antitumorali”.
Un nuovo finanziamento europeo per la ricerca d’avanguardia
Per la sua di ricerca innovativa sulla ricombinazione omologa, nel 2016 Petr Cejka, nel frattempo giunto all’IRB di Bellinzona, ha ottenuto un primo importante finanziamento competitivo del Consiglio europeo della ricerca (ERC Consolidator Grant, del valore di ca. 2M di euro). Ora, grazie a un nuovo progetto che studierà la funzione dei geni del cancro al seno, Cejka ha ottenuto un ulteriore prestigioso finanziamento, il cosiddetto ERC Advanced Grant (del valore di ca. 1,8M di euro), per studiare la funzione dei geni BRCA1 e BRCA2 le cui mutazioni sono associate a tumori al seno e alle ovaie. “Anche se queste proteine sono state identificate diversi decenni fa, sappiamo ancora molto poco sulla loro precisa funzione, pur essendo evidente che entrambe promuovono la riparazione della rottura del DNA”, sottolinea il Prof. Cejka. Il progetto proposto (titolo: Understanding the functions of the BRCA protein complexes in DNA break repair and in replication stress) mira a capire le funzioni di queste proteine, nella riparazione di lesioni al DNA e nell’interazione con altri fattori di riparazione, in un sistema ricostituito in vitro.
L’Europa promuove la ricerca di punta, anche in Svizzera e all’USI
Per il 2020, l’European Research Council (ERC) ha elargito Advanced Grant per complessivi 507M di euro a 209 ricercatori (su oltre 2600 candidature) in Europa e nei Paesi associati, fra cui la Svizzera, che ne ha vinti ben 12. Si tratta di finanziamenti altamente competitivi indirizzati a ricercatori affermati e riconosciuti nel loro settore, destinati a sostenere progetti con un carattere altamente innovativo (ricerca di frontiera). Gli Advanced Grant si aggiungono agli Starting Grant – destinati a ricercatori promettenti nei primi anni dopo il dottorato e che dimostrano una spiccata autonomia e pensiero scientifico indipendente – e ai Consolidator Grant – che sostengono ricercatori affermati, al fine di consolidarne la leadership accademica. Il questo nuovo ERC vinto dal Prof. Cejka il numero complessivo di ERC ottenuti da ricercatori dell’IRB sale a 6 e dell’USI a 23 – vai qui per l’elenco completo (sezione ‘ERC’).