Programma di scoperta e ingegneria degli anticorpi
Nel corso di due decenni, il programma di scoperta di anticorpi dell’IRB ha contribuito ai progressi delle tecnologie degli anticorpi monoclonali e ha fatto importanti scoperte scientifiche nel campo degli anticorpi contro un’ampia gamma di malattie infettive, come quelle causate da coronavirus, flavivirus, virus respiratorio sinciziale, paramyxovirus, influenza, rabbia, parainfluenza e malaria (si vedano le pubblicazioni sotto).
Gli anticorpi monoclonali scoperti all’IRB, o utilizzando tecnologie concesse in licenza dall’IRB, sono in fase di sviluppo clinico (ad esempio CoV-X4042, efficace contro tutte le varianti di coronavirus; Bianchini et al) e in alcuni casi hanno già raggiunto l’approvazione clinica (ad esempio Ansuvimab contro l’ebola e Sotrovimab contro il COVID-19).
Negli ultimi anni, la piattaforma è stata ampliata per includere metodi di ingegneria di anticorpi e metodi di modeling computazionale per migliorare l’efficacia di anticorpi naturali (ad esempio, De Gasparo et al ). Inoltre, le nuove aree di investigazione includono la scoperta mirata di anticorpi contro epitopi particolari (ad esempio, Bianchini et al) e la scoperta di autoanticorpi post-infettivi con potenziale antinfiammatorio (Muri et al).
Le attività di scoperta e ingegneria degli anticorpi presso l’IRB sono svolte in coordinamento con numerosi collaboratori internazionali, tra cui consorzi europei (ad esempio Antibody Therapy Against Coronavirus, ATAC; e Integrated Services for Infectious Disease Outbreak Research, ISIDORe) e ricercatori negli Stati Uniti e in altri Paesi (United World Antiviral Research Network, UWARN).
Inoltre, dal 2008 l’IRB dirige la piattaforma di scoperta di anticorpi dello Swiss Vaccine Research Institute (SVRI).