Un articolo pubblicato sulla rivista “Nature Communications” dai laboratori Sugimoto, Shinohara e Cejka mostra come Sae2 regoli l’attività nucleasica del complesso MRX per avviare la riparazione delle rotture del DNA mediata dalla Ricombinazione Omologa.
Bellinzona – 26 luglio 2024 – Le rotture del DNA a doppio filamento (DSBs) rappresentano una minaccia per l’integrità del genoma e la sopravvivenza cellulare, e devono essere riparate correttamente. Un elemento chiave in questo processo è il complesso Mre11-Rad50-Xrs2 (MRX), che collabora con Sae2 per avviare la riparazione dei DSBs. Utilizzando un mix di approcci genetici e biochimici, gli autori identificano una mutazione di Rad50, K1299R, che aiuta a chiarire come Sae2 regoli le attività di endonucleasi e di esonucleasi 3′-5′ del complesso MRX. In particolare, la mutazione compromette l’attività di esonucleasi 3′-5′ del MRX dipendente da Sae2, ma non l’attività di endonucleasi, suggerendo che Sae2 controlli le due attività in modi distinti. Inoltre, gli autori scoprono che l’attività di esonucleasi di MRX è necessaria per il processamento delle rotture mediate da Spo11 durante la meiosi, ma è dispensabile durante la rimozione di strutture a forcina. Questo lavoro è frutto della collaborazione tra Giordano Reginato del laboratorio Cejka all’IRB e i team di Sugimoto (New Jersey Medical School, Newark, USA) e Shinohara (Università di Kindai, Osaka, Giappone).