31 Gennaio, 2014
Ricerca ticinese premiata al Politecnico Federale di Losanna
Il premio Franco Regli per la ricerca sulle malattie neurodegenerative 2013 è stato attribuito a un lavoro scientifico presentato dal Professor Adriano Aguzzi del Politecnico Federale di Zurigo e a uno presentato dal Dr. Paolo Paganetti, Coordinatore del Laboratorio Sperimentale del Neurocentro della Svizzera Italiana a Bellinzona e dal Prof. Maurizio Molinari, Direttore di Laboratorio all’Istituto di Ricerca in Biomedicina di Bellinzona affiliato all’Università della Svizzera italiana. Il Premio Franco Regli per la ricerca sulle malattie neurodegenerative viene assegnato su indicazione del Consiglio della Fondazione composto dai Professori Franco Regli, Pierre Magistretti, Patrice Guex e da Maria Cristina Donati-Regli e Lucien Masmejan. La consegna del premio avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà il 31 gennaio presso il Politecnico Federale di Losanna.
La malattia di Alzheimer è la più diffusa forma di demenza che colpisce generalmente le persone dopo i 65 anni di età. Il numero di persone affette da questa malattia è attualmente stimato a 30 milioni nel mondo e a 110’000 in Svizzera. Visto l’aumento dell’età media della popolazione, si stima che il numero di persone colpite da questa malattia fortemente debilitante e dai costi sociali elevatissimi raddoppierà nel 2030 e raggiungerà i 100 milioni nel 2050. Per questo motivo lo sviluppo di nuovi metodi diagnostici che permettano di identificare i primi sintomi della malattia e di nuovi approcci terapeutici che permettano di rallentarne il decorso o di curarla sono prioritari nell’ambito della ricerca biomedica.
Il lavoro presentato da Paganetti e da Molinari dimostra, grazie ad un approccio basato sulla terapia genica, che la presenza nel cervello di un anticorpo specifico blocca la formazione di placche amiloidi senili, caratteristiche patologiche principali della malattia di Alzheimer e della sindrome di Down. I risultati ottenuti forniscono una conferma della validità di approcci terapeutici basati sull’uso di anticorpi dando un ulteriore impulso per l’utilizzo clinico di tali terapie al fine di combattere malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Questo progetto è sostenuto dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica, dalla Signora Alessandra, e dalle Fondazioni per la Ricerca sulle malattie Neurodegenerative, Comel, Gabriele e Gelu.
Maurizio Molinari, nato a Lugano, ha ricevuto il dottorato in Biochimica al Politecnico Federale di Zurigo nel 1995. Ha lavorato al Dipartimento di Biomedicina dell’Università di Padova e in seguito al Dipartimento di Biochimica del Politecnico Federale di Zurigo. Dall’ottobre 2000 è direttore di laboratorio all’Istituto di Ricerca in Biomedicina di Bellinzona. Gli studi effettuati nel suo gruppo hanno dato un contributo significativo alla comprensione dei meccanismi che permettono la produzione delle proteine nelle cellule di mammifero e dei meccanismi che permettono alle cellule di eliminare proteine aberranti, potenzialmente tossiche. Maurizio Molinari ha ricevuto lo Science Award 2002 della Fondazione per lo Studio delle Malattie Neurodegenerative, il Kiwanis Club Award 2002 per le Scienze Biomediche, il Friedrich-Miescher Award 2006 e il Research Award Aetas 2007. Nel 2008 è stato nominato Professore al Politecnico Federale di Losanna.
Paolo Paganetti, nato a Locarno, ha ricevuto il dottorato in Biochimica al Politecnico Federale di Zurigo nel 1990 per una ricerca scientifica svolta all’Istituto per gli Studi sul Cervello dell’Università di Zurigo. La sua formazione in biologia molecolare e cellulare è poi proseguita all’Università di Stanford in California. Nel 1992 ha fondato un gruppo di ricerca per nuove terapie contro la malattia di Alzheimer presso l’Istituto di Ricerca della Sandoz a Berna. In seguito, come direttore all’Istituto di Ricerca Biomedica della Novartis a Basilea, si è occupato dello sviluppo di terapie e metodi diagnostici innovativi nell’ambito di malattie quali l’Alzheimer, l’Huntington e il Parkinson. In questa funzione ha pure gestito importanti collaborazioni accademiche con il Centro Neuroscienze di Zurigo e con l’Università di Harvard a Boston. Dal settembre 2013 è Coordinatore del Laboratorio Sperimentale del Neurocentro della Svizzera Italiana dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC).