Via Francesco Chiesa, 5
6500 Bellinzona, Switzerland
Luca Varani si è laureato in chimica presso l’Università degli Studi di Milano (Italia) e ha conseguito il dottorato di ricerca presso il prestigioso MRC-Laboratory of Molecular Biology (Università di Cambridge, Regno Unito) utilizzando la biologia molecolare e strutturale per studiare le interazioni RNA-proteine. Ha contribuito a dimostrare il ruolo chiave svolto dall’RNA nella regolazione dell’espressione genica e come l’RNA stesso possa essere un valido bersaglio terapeutico contro la demenza. Le sue numerose pubblicazioni di alto livello, culminate nella determinazione della più grande struttura NMR disponibile all’epoca, gli hanno permesso di trasferirsi a Stanford con una “long term EMBO fellowship”, riservata ai migliori giovani biologi molecolari d’Europa. In California Luca Varani ha completato il primo studio di risonanza magnetica su TCR/pMHC, proteine chiave del sistema immunitario.
Dall’ottobre 2007 dirige il gruppo di Biologia strutturale dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina (Bellinzona, CH). Il gruppo cerca di comprendere le proprietà molecolari che permettono a un determinato anticorpo di eliminare un agente patogeno, fondendo biologia molecolare e cellulare, biofisica e simulazioni computazionali per determinare la struttura e la funzione dei complessi anticorpo-antigene. Queste informazioni vengono utilizzate per progettare nuovi anticorpi con le proprietà desiderate. I progetti riguardano principalmente malattie rare e trascurate come la Dengue o il virus Zika, il Prione, le leucemie mieloidi acute e, più di recente, il Covid-19.
Ultima paternità per la progettazione, la produzione e la caratterizzazione di anticorpi bispecifici contro SARS-CoV-2 (Nature, in attesa della sperimentazione clinica di fase I; Science Imm), Zika (Cell) e Prione (Plos Path; Nat Struc Mol Biol), nonché per la descrizione del ruolo della modulazione dell’affinità del bersaglio nei Chimeric Antigen Receptors contro la leucemia mieloide acuta (Mol Therapy). Collaborazioni per determinare la risposta anticorpale all’infezione di Dengue (Cell Host and Microbe), Zika (Science), Malaria (Nat Med) e SARS-CoV-2 (Nat Imm). Le collaborazioni a breve termine comprendono la caratterizzazione delle interazioni intermolecolari nelle citochine (J Ex Med), nelle nanoparticelle (Small) e nell’autofagia (Nat Cell Biol).
Il gruppo utilizza un approccio altamente multidisciplinare, che spazia dalla determinazione della struttura agli esperimenti cellulari, dalla biologia computazionale alla microscopia confocale, dalle nanoparticelle alla produzione e all’ingegneria di proteine e anticorpi. È uno dei pochi gruppi con pubblicazioni ad alto impatto che attestano la capacità di affrontare le interazioni anticorpo-patogeno sia a livello sperimentale che computazionale.
Revisore per riviste scientifiche ad alto impatto e per agenzie di finanziamento internazionali, è anche valutatore per programmi di accelerazione di start-up europee e consulente per le biotecnologie degli anticorpi.
È il fondatore di CLBiotech (2022), una start-up focalizzata sulla scoperta e l’ingegnerizzazione di nano-corpi.
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