Oggi 6 settembre 2025 si è tenuta la celebrazione del 25mo anniversario dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB). Tra i numerosi presenti le autorità politiche federali e cantonali: Vicedirettrice della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione e Capo della Divisione nazionale per la ricerca e l’innovazione Professoressa Laetitia Philippe, il Presidente del Governo ticinese Norman Gobbi, il sindaco della città di Bellinzona Mario Branda, nonché esponenti del mondo accademico, tra cui, la Rettrice dell’Università della Svizzera italiana Luisa Lambertini e la Vicepresidente per la ricerca ETH di Zurigo Annette Oxenius.
Fondato nel 2000 e affiliato all’Università della Svizzera italiana, l’IRB è diventato un centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale per gli studi in immunologia e scienze biomediche. In questi 25 anni l’Istituto ha contribuito in modo determinante allo sviluppo scientifico del Canton Ticino e della Svizzera, formando nuove generazioni di ricercatori, instaurando collaborazioni accademiche e cliniche, e attirando talenti da tutto il mondo.
Oggi l’IRB conta oltre 160 collaboratori, 13 gruppi di ricerca e un patrimonio di quasi mille pubblicazioni scientifiche, 46 brevetti e la creazione di 3 spin-off. La sua
affiliazione con l’USI, la collaborazione con l’Istituto Oncologico di Ricerca, l’Istituto di Ricerca Traslazionale e le altre istituzioni svizzere ed estere ne hanno consolidato il ruolo come motore di innovazione e polo di attrazione per la ricerca biomedica.
“Oggi, nella piccola Bellinzona, giungono ricercatori da tutto il mondo, giovani e meno giovani talenti in grado di cimentarsi in discipline che guardano lontano […]” ha affermato il Sindaco della Città di Bellinzona, Avv. Mario Branda, che nel suo discorso ha orgogliosamente ripercorso le tappe di un cammino, quello dell’IRB, che ha innescato nel circuito cittadino, un virtuoso meccanismo di innovazione e sviluppo, a vantaggio del tessuto sociale e della comunità locale, insieme al valore dell’alto contributo clinico che le scoperte dell’ IRB hanno prodotto in termini di nuovi farmaci e cure, ad esempio contro la malattia del Covid.
A seguire, l’intervento del Presidente del Consiglio di Fondazione dell’IRB e di BIOS+, Avv. Gabriele Gendotti, che si è affettuosamente rivolto all’assemblea tutta, ha sottolineato l’importanza del coraggio e della visione al futuro che hanno fatto dell’IRB un volano di talenti internazionali e il motore di propulsione di un Ticino che guarda al futuro, integrato nella comunità scientifica mondiale, coraggioso rispetto alle nuove frontiere “siamo consapevoli che la ricerca scientifica genera sapere ed il sapere è la chiave del futuro, perché sappiamo che per assicurare ad un Paese la capacità di innovare e di affrontare il futuro bisogna avere il coraggio di investire in maniera mirata nella formazione e nella ricerca.”
Il Presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino, Onorevole Norman Gobbi, ha sottolineato l’importanza del traguardo raggiunto, augurando all’IRB e alla comunità Ticinese altri 25 anni di successi.
Tra i momenti più significativi e attesi, il contributo della Vicedirettrice della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione e Capo della Divisione nazionale per la ricerca e l’innovazione Laetitia Philippe, la quale, citando l’ art. 15 della legge federale sulla promozione della ricerca e dell’ innovazione, ha ben sottolineato il valore di IRB a livello nazionale, elogiando la sua curiosità, perserveranza e coraggio nel ridurre i limiti della conoscenza, auspicando ad una continua collaborazione tra settori privati, pubblici ed anche Istituzioni europei.
Coraggioso e significativo l’ omaggio della Rettrice dell’ Università della Svizzera italiana, Luisa Lambertini, che, in forza dell’ affiliazione tra IRB ed USI, con solida convinzione ha citato i valori dell’ inclusività e della sostenibilità perseguiti da in questi 25 anni dall’Istituto che ha posto il dialogo ed il confronto al centro della sua presenza nel panorama accademico internazionale “L’Istituto è stato un pioniere nell’inclusione, valorizzando fin da subito la presenza femminile nella scienza […]. Il suo
investimento nella ricerca di base costruisce fondamenta solide per progressi futuri in
medicina e salute pubblica, un impegno che esprime al meglio la nostra idea di sostenibilità”.
Spalancare le porte verso la realizzazione di successi ancora più prestigiosi in campo di ricerca immunologica è stata invece la Professoressa Annette Oxenius “Guardando al futuro, sono convinto che il ruolo dell’IRB rimarrà fondamentale. La ricerca biomedica sta entrando in un’era di opportunità senza precedenti, con nuove tecnologie, dall’omica a singola cellula all’intelligenza artificiale, che stanno ridefinendo il modo in cui interroghiamo i sistemi biologici.
Lo sguardo al passato al contempo carico di affetto ed orgoglio hanno reso i saluti del Prof. Giorgio Noseda, presidente onorario di IRB (e già primo presidente del Consiglio di Fondazione dell’Istituto) e del Prof. Franco Cavalli la celebrazione un momento di significativo riconoscimento e senso di appartenenza per una comunità in crescita e sostenuta fin dalle sue origini.
In ultimo le parole del Direttore dell’IRB, Prof. Davide Robbiani, la chiosa perfetta di una giornata di festeggiamenti sentiti per il lavoro di una squadra all’altezza delle sfide ai confini della ricerca immunologica. “da 4 anni in questa nuova sede, abbiamo da poco reclutato tre nuovi direttori di laboratorio, giovani talenti che, dopo esperienze presso prestigiosi atenei, portano a Bellinzona nuove competenze e programmi di ricerca innovativi. […] La creazione nella Svizzera italiana di un centro di competenza sulla biologia dell’invecchiamento (NCCR Aging), tema molto rilevante per l’immunologia, ma non solo, darebbe un impulso importante a crescere in nuove direzioni, con notevole potenziale di impatto sulla società” ha affermato il Direttore, ringraziando la comunità tutta per la calorosa vicinanza ed alzando lo sguardo verso le vicinissime sfide che già impegnano l’ Isituto.
L’evento ha visto il contributo artistico di Patrizia Pfenniger, artista ticinese, che ha celebrato i successi dei 25 anni di lavoro con un’ installazione evocativa e rappresentativa delle scoperte scientifiche dei gruppi di ricerca dell’ Istituto. Il contributo dei musicisti del conservatorio della Svizzera Italiana e degli operatori della Fondazione Diamante, infine, hanno regalato all’evento momenti di intrattenimento vicini allo spirito dell’IRB che dalla sua nascita vive per diffondere il valore di una “Scienza che aiuta”.
Buon compleanno IRB!