6 Giugno, 2016
La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Nature Microbiology ed identifica il PDGFRα come recettore per il complesso trimerico gHgLgO del Citomegalovirus umano (HCMV). Lo studio è stato condotto dall’Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB) affiliato all’Università della Svizzera italiana (USI) in collaborazione con ricercatori della Humabs BioMed SA (Svizzera), il Policlinico San Matteo di Pavia IRCSS (Italia), l’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare di Milano (Italia) ed il Vaccine Research Center (VRC) dell’ American National Institutes of Health (NIH).
Preambolo
Il Citomegalovirus è un agente patogeno molto diffuso che nella popolazione umana si presenta con un’elevata sero-prevalenza a livello mondiale. L’infezione in utero è la principale causa virale di anomalie congenite alla nascita. Negli individui sani, il virus stabilisce una fase di latenza che persiste durante tutta la vita mentre nei pazienti immunocompromessi la sua riattivazione può portare a manifestazioni cliniche quali un’infezione virale disseminata, cecità e potenzialmente alcune forme tumorali.
La scoperta
In questo lavoro il recettore alfa del PDGF (Platelet-derived growth factor, PDGFRα) è stato identificato quale molecola chiave per l’entrata del virus in alcuni tipi cellulari. Il PDGFRα è un recettore cellulare di superficie di tipo tirosina chinasico implicato nell’organogenesi e nella progressione tumorale. Esso è presente in numerosi tipi cellulari quali cellule mesenchimali, neuroni, astrociti, megacariociti e progenitori degli oligodendrociti.
Rappresentazione del meccanismo di entrata del Citomegalovirus umano nei fibroblasti grazie al legame stabilito con il PDGFRα. Illustrazione di Anna von Heyl. |
La ricerca fornisce anche dettagli strutturali riguardanti il legame del complesso trimerico gHgLgO con il recettore α del PDGF (PDGFRα). Questi dimostrano come la subunità gO sia essenziale al fine del legame con il PDGFRα ed è quindi l’elemento chiave per quanto riguarda l’infezione dell’ospite. La scoperta di questo recettore cellulare del virus rappresenta un passo in avanti verso il controllo del Citomegalovirus, patogeno altamente diffuso nella popolazione umana.
Modello del complesso trimerico del Citomegalovirus (in grigio) che interagisce con il PDGFR (in oro). |
Istituto di Ricerca in Biomedicina di Bellinzona e Università della Svizzera italiana
L’Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB), fondato nel 2000 a Bellinzona, è stato affiliato all’Università della Svizzera italiana (USI) nel 2010. Finanziato da istituzioni private e pubbliche e da finanziamenti a concorso, attualmente l’IRB conta dieci gruppi di ricerca e 100 ricercatori. La ricerca è focalizzata sulle difese dell’organismo umano contro le infezioni, i tumori e le malattie degenerative. Con oltre 460 pubblicazioni nelle principali riviste scientifiche, l’IRB gode di fama internazionale quale centro di eccellenza per l’immunologia e la biologia cellulare. www.irb.usi.ch
Articolo
Platelet-derived growth factor-α receptor is the cellular receptor for human cytomegalovirus gHgLgO trimer.
Anna Kabanova, Jessica Marcandalli, Tongqing Zhou, Siro Bianchi, Ulrich Baxa, Yaroslav Tsybovsky, Daniele Lilleri, Chiara Silacci-Fregni, Mathilde Foglierini, Blanca Maria Fernandez-Rodriguez, Aliaksandr Druz, Baoshan Zhang, Roger Geiger, Massimiliano Pagani, Federica Sallusto, Peter D. Kwong, Davide Corti, Antonio Lanzavecchia & Laurent Perez
Nature Microbiology Article number: 16082 (2016)
DOI: 10.1038/nmicrobiol.2016.82
http://www.nature.com/articles/nmicrobiol201682