25 Gennaio, 2019
Uno studio clinico di Fase 1 per sperimentare un eventuale trattamento contro l’epidemia di Ebola è stato concluso con successo presso il National Institutes of Health (NIH) Clinical Center di Bethesda, Maryland (U.S.A.). Lo studio clinico è basato sull’anticorpo monoclonale mAb114, isolato e caratterizzato in Ticino presso l’Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB Bellinzona, affiliato all’USI Università della Svizzera italiana) in collaborazione con Humabs BioMed SA, filiale di Vir Biotechnology Inc. di San Francisco. I risultati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet rivelano che mAb114 sembra essere sicuro, ben tollerato e facile da somministrare.
La Fase clinica 1
Gli studi clinici sono generalmente suddivisi in tre Fasi (1-3). Nella Fase 1, iniziata nel maggio 2018 per verificare se l’anticorpo mAb114 è sicuro e come il corpo di un individuo sano risponde a esso, i partecipanti hanno ricevuto una singola infusione endovenosa di mAb114, con dosaggi diversi, somministrata per circa 30 minuti. Il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) Vaccine Research Center (VRC), appartenente al NIH, ha sviluppato il trattamento sperimentale e ha condotto e sostenuto la sperimentazione clinica.
Risultati
Tutte le infusioni sono state ben tollerate dai partecipanti allo studio clinico. Quattro di loro hanno riportato lievi effetti collaterali nei tre giorni successivi all’infusione (sensazione di disagio, dolori muscolari o articolari, mal di testa, nausea e brividi). Come previsto, i livelli di mAb114 nel sangue sono aumentati con l’aumento del dosaggio. I ricercatori hanno anche osservato livelli relativamente uniformi di assimilazione, distribuzione ed eliminazione di mAb114 tra i pazienti. Alla luce dei risultati positivi dello studio clinico di Fase 1, il trattamento è attualmente offerto, nell’ambito di uno studio comparativo di Fase 2/3 (efficacia nell’uomo) e in forma compassionevole, a pazienti colpiti dal virus Ebola nella Repubblica Democratica del Congo (RDC). Questo studio, ancora in corso, potrebbe portare all’approvazione dell’anticorpo per la cura del virus Ebola.
Il virus Ebola
Il virus Ebola provoca febbre emorragica con un tasso di mortalità fino al 90% e genera periodicamente focolai in diversi Paesi africani, come avviene da metà 2018 nella RDC, che è la seconda epidemia più grave avvenuta finora. Attualmente non esiste una terapia o una vaccinazione approvata contro l’Ebola.
I vantaggi di mAb114
Gli autori dell’articolo pubblicato nella rivista scientifica The Lancet indicano diversi vantaggi potenziali per l’impiego di mAb114 in caso di epidemia, tra cui la facilità e la velocità di somministrazione, e la sua formulazione come polvere liofilizzata che non richiede la conservazione in congelatore. La polvere viene ricostituita con acqua sterile e aggiunta alla soluzione salina per la somministrazione.
mAb114 isolato e caratterizzato in Ticino
Nel 2016 la collaborazione tra i ricercatori dell’IRB, Humabs BioMed SA e, in una fase successiva, il Vaccine Research Center VRC di Bethesda, U.S.A., aveva portato all’isolamento – dal sangue di un sopravvissuto all’epidemia di Ebola del 1995 – di due anticorpi umani (denominati in codice mAb100 e mAb114) contro l’Ebola (articolo completo QUI). Il più promettente, mAb114, è stato prodotto e sviluppato per test clinici con il supporto della Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA, Arlington, USA).
Un volontario sano riceve un’infusione endovenosa di mAb114 – un trattamento sperimentale per la malattia del virus Ebola – in uno studio clinico di Fase 1 presso il NIH Clinical Center di Bethesda, Maryland. (fonte: NIAID, 21 maggio 2018). |
“Si tratta di un importante passo avanti nella lotta contro questo virus letale, che nasce da uno sforzo congiunto di cinque diverse istituzioni e che illustra il potere della tecnologia degli anticorpi umani sviluppata presso l’IRB e Humabs”, ha dichiarato Antonio Lanzavecchia, MD, Direttore dell’IRB e Principal Investigator di questo studio presso l’IRB.
“L’isolamento di questo anticorpo umano rappresenta un ulteriore validazione del nostro approccio che può portare a trattamenti molto efficaci contro le malattie infettive mortali”, ha detto Davide Corti, PhD. “È uno dei nostri obiettivi principali e fonte di motivazione avere i nostri anticorpi utilizzati nello studio di Fase 2/3 per curare i pazienti e salvare vite umane”, ha aggiunto Filippo Riva, Direttore Generale di Humabs BioMed, filiale di Vir Biotechnology Inc., San Francisco.
ARTICOLO:
MR Gaudinski et al. Safety, tolerability, pharmacokinetics, and immunogenicity of the therapeutic monoclonal antibody mAb114 targeting Ebola virus glycoprotein (VRC 608): an open-label phase 1 study. The Lancet DOI: 10.1016/S0140-6736(19)30036-4 (2019).
L’Istituto di ricerca in biomedicina (IRB), fondato nel 2000 a Bellinzona, è stato affiliato all’Università della Svizzera italiana (USI) nel 2010. Finanziato da istituzioni private e pubbliche e da finanziamenti competitivi, attualmente l’IRB conta tredici gruppi di ricerca e 120 ricercatori impegnati nello studio dei meccanismi di difesa dell’organismo contro infezioni, tumori e malattie degenerative. Con più di 600 pubblicazioni nelle principali riviste scientifiche, l’IRB gode di fama internazionale quale centro di eccellenza per l’immunologia e la biologia cellulare. In particolare, il laboratorio di Antonio Lanzavecchia studia il ruolo degli anticorpi nella protezione da agenti infettivi. Nel suo laboratorio si utilizzano metodi di screening cellulari per isolare anticorpi neutralizzanti ad ampio spettro. Questi anticorpi possono essere sviluppati per la profilassi e la terapia delle malattie infettive e usati come strumento per identificare le componenti essenziali di un vaccino. www.irb.usi.ch
Humabs BioMed SA, filiale di Vir Biotechnology Inc. (San Francisco, U.S.A.) con sede a Bellinzona, Svizzera, si occupa di scoprire e sviluppare anticorpi monoclonali completamente umani per il trattamento di infezioni gravi. Humabs BioMed è stato incubato presso l’Istituto di ricerca in biomedicina (IRB). Le piattaforme di scoperta proprietarie di Humabs – CellClone – consentono l’isolamento di anticorpi che hanno superato la selezione naturale da parte del sistema immunitario umano in risposta alla malattia e possono generalmente essere sviluppati rapidamente senza un’ampia ottimizzazione. Humabs è stata acquisita da Vir Biotechnology Inc nel 2017. Vir Biotechnology, dal canto suo, integra diverse innovazioni nella scienza, nella tecnologia e nella medicina per trasformare la cura delle persone affette da gravi malattie infettive. Vir sta adottando un approccio multi-programma e multipiattaforma per applicare queste scoperte, compreso lo sviluppo di trattamenti che inducono risposte immunitarie protettive e terapeutiche. La scala e la portata di Vir, insieme alle principali competenze scientifiche e gestionali, le consentono di effettuare significative attività interne di ricerca e sviluppo di ottenere licenze o acquisire piattaforme tecnologiche e beni innovativi, e di finanziare ricerche accademiche mirate. La società ha attività a Portland, Oregon, Boston, Massachusetts e Bellinzona, Svizzera. www.vir.bio , www.twitter.com/vir_biotech
National Institutes of Health (NIH), l’agenzia governativa statunitense di ricerca medica, comprende 27 istituti e centri ed è una componente del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti. NIH è la principale agenzia federale che conduce e sostiene la ricerca medica di base, clinica e traslazionale, e sta indagando le cause, i trattamenti e le cure per le malattie comuni e rare. www.nih.gov