4 Aprile, 2017
L’Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB, Facoltà di scienze biomediche dell’USI) e il National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID, U.S.A.), assieme al Pirbright Institute (U.K.) e a Humabs BioMed SA, azienda svizzera attiva nella scoperta e sviluppo di anticorpi monoclonali a scopo terapeutico, hanno sviluppato un nuovo vaccino che protegge i vitelli dal virus respiratorio sinciziale bovino (RSV). Nei vitelli questo virus è associato a malattie respiratorie gravi ed alta mortalità, per un costo annuo quantificabile in oltre un miliardo di dollari. Esistono dei vaccini in commercio per i bovini, ma sono poco efficaci. Il nuovo vaccino, basato su una proteina stabilizzata geneticamente, è in grado di indurre una completa protezione.
Il virus bovino è strettamente correlato al virus RSV umano che causa gravi bronchioliti e polmoniti nei neonati, nelle persone anziane e in soggetti con deficienze immunitarie. Si stima che le infezioni da RSV causino oltre 250’000 decessi ogni anno in tutto il mondo. A oggi non esiste un vaccino in commercio per prevenire l’infezione da RSV nell’uomo.
Per il direttore dell’istituto bellinzonese, Antonio Lanzavecchia, “questo studio, frutto di una collaborazione internazionale, mostra come i nuovi vaccini prodotti con l’ingegneria genetica siano superiori ai vaccini tradizionali e in grado di conferire una protezione completa. Questo vaccino, che è stato sviluppato e testato in tempo record, può risolvere un annoso problema negli allevamenti bovini e apre la via alla produzione di un vaccino analogo per l’uomo”.
Articolo
B Zhang et al. Protection of calves by a prefusion-stabilized bovine RSV F vaccine. npj Vaccines DOI: 10.1038/s41541-017-0005-9 (2017).